COME PASSARE DAL VEDERE TUO FIGLIO IN CRISI QUANDO LO ACCOMPAGNI A PIANOFORTE O ALL'ALLENAMENTO, A SALUTARLO CON GIOIA VEDENDOLO SICURO E SERENO

Oggi ti racconterò di uno degli elementi che ha permesso a diverse mamme mie clienti di fare questo cambiamento così importante: passare dalla preoccupazione di vedere tuo figlio in crisi quando lo accompagni alla lezione di pianoforte o di danza e il momento del distacco da te si fa eterno e pieno di 1.000 rituali (bacetto, abbraccione, bacetto, sguardo tenero, abbraccione, bacetto, pianto) alla gioia di vederlo andare sicuro verso il mondo.

La cosa su cui voglio portare la tua attenzione è che differenza può fare ricordarti che tu e tuo figlio siete due persone diverse.
Per quanto possa assomigliarti ed essere simile a te caratterialmente, è un’altra persona rispetto a te.

Lo so che è ovvio, ma sulla base della mia esperienza, alla fine non è ovvio affatto.
Se tu, da bambina faticavi a salutare mamma quando ti accompagnava in piscina, probabilmente pensi che sia normale che tua figlia fatichi a salutarti quando la accompagni a danza.
Quindi cominci il giorno prima a dirle: “Amore, domani hai danza, ti ricordi? Sei contenta? Prepariamo il tutù e le scarpette? Laviamo i capelli oggi così domani non scivoleranno dallo chignon?”

E i suoi occhioni si fanno grandi grandi… lei sta colorando il suo disegno e la mamma le fa 800 domande sulla danza. Perché? Cosa succederà domani a danza?
Poi, il mattino dopo, le dici: “Amore, ricorda di prendere la sacca delle scarpette che dopo la scuola mamma ti porta a danza e rimane fuori ad aspettarti così se hai sete, basta che tu dica all’insegnante di chiamarmi e io arrivo subito con una bella bottiglietta d’acqua fresca come piace a te, perché idratarsi è importante, lo sai vero?

E i suoi occhioni diventano ancora più grandi...”sono con il pigiamino e sto mangiando latte e biscotti. Non ho sete, cosa mi sta dicendo mamma? Cosa succederà oggi a danza?”
Come potete immaginare, nel pomeriggio mamma le avrà ripetuto che se avrà sete durante la lezione, potrà chiamarla e che comunque lei sarà fuori ad aspettarla così sarà lì pronta ad abbracciarla quando avrà finito la lezione e “sane e salve e finalmente insieme” (questo lo aggiungo io) torneranno a casa.

Ora dimmi: come sarà secondo te il momento di salutare mamma per questa bimba?
Naturalmente ho esagerato il mio racconto, ma è solo per darti un’idea del fatto che spesso ci sentiamo così vicini i nostri figli che vorremmo fare di tutto per evitare loro sofferenze che forse però non proverebbero nemmeno.

Perché non è detto che se ci abbiamo sofferto noi, ne debbano soffrire anche loro.
E non è detto perché tuo figlio è un’altra persona rispetto a te.
Se tu non supererai questa convinzione e continuerai a comportarti pensando che: siccome tu non volevi staccarti da mamma per andare in piscina, allora anche tua figlia non vorrà staccarsi da te per andare a danza, non troverai mai il modo di vederla andare felice e probabilmente prima o poi lei smetterà di ballare.

La buona notizia è che tutte possiamo essere mamma attente e amorevoli senza necessariamente immedesimarci totalmente nei figli.
Ma ora ti rendi conto che non hai fatto questo passaggio che ti serve per risolvere il problema.
Quindi prendi due fogli e segna su uno: come ti senti tu quando la devi salutare per lasciarla a ...(danza, pianoforte, festa di compleanno) e sull’altro foglio segna: cosa fa lui o lei quando ti saluta (segna solo le sue azioni, usa solo verbi per farlo: saluta, piange, sorride, corre via)
Questo è il primo passo per iniziare a vedere con i tuoi occhi che c’è qualcosa che accade in te (i tuoi pensieri, le tue preoccupazioni) e qualcos’altro cha fa lui o lei (le sue azioni)
Il tuo percorso verso il tuo nuovo modo di accompagnarlo ad essere sicuro di sé quando non ci sei tu, inizia proprio da lì.

So che sei piuttosto sicura di leggere correttamente le emozioni di tuo figlio perché lo conosci meglio di chiunque altro, ma forse potrebbe essere il momento giusto di cambiare qualcosa per farlo stare meglio.
Trova il tuo modo e assicurati che sia speciale ed efficace.

E sappi che se hai bisogno di aiuto, nel percorso che le mamme fanno con me, le accompagno a guardare con fiducia i punti di forza dei propri figli e le loro peculiarità e le aiuto a distinguere ciò che sono loro, rispetto ai propri figli. Questo passaggio è davvero fondamentale per costruire con i nostri figli un rapporto di complicità in cui si sentano liberi di crescere per la meraviglia che sono, unici al mondo.
Questo passaggio è importantissimo perché ti consegnerà in futuro un adolescente forte e sicuro di sé e vivere accanto a lui o a lei sarà davvero un’avventura bellissima!