NON E' QUELLO CHE DICI, MA COME LO DICI

Ne parlo spesso con i miei figli: c’è un modo efficace per dire qualunque cosa!

Quando si arrabbiano con un insegnante e credono di non potergli dire quello che pensano davvero, ripeto loro: c’è sempre un modo per dire qualunque cosa… basta saper scegliere le parole giuste.”

Facile? No, niente affatto, ma possibile certamente!

É questione di allenamento e in fondo all’articolo vi dico come si fa.

Ma andiamo per gradi...

Quante volte capita anche a noi mamme di rispondere con rabbia e poi sentirci frustrate per aver perso la pazienza?

Diciamo le cose milioni di volte eppure sembra che intorno a noi siano tutti sordi... ed è così che allora gridiamo.

Gridiamo per farci sentire e forse gridiamo per sfogare la frustrazione di essere ignorate.

Noi mamme facciamo tantissimo per i nostri figli, eppure per loro è tutto dovuto.

Non so se capita anche a voi.

Quando poi siamo noi ad avanzare una richiesta succede che nemmeno ci ascoltano oppure rispondono scandalizzati al punto che sembra che abbiamo leso il loro diritto sacrosanto di non fare mai niente di quello che chiediamo.

Oppure (sentite questa) rispondono: "ok, adesso lo faccio" sbuffando, alzando gli occhi al cielo; salvo poi puntualmente non farlo. 

Alzi la mano chi capisce di cosa sto parlando!

Ad esempio, a me è capitato di trovare mutande lanciate sopra all’armadio lasciate lì da settimane (perché non è che faccio la polvere sopra gli armadi proprio tutti i giorni!!) dopo aver chiesto mille volte che riordinassero i loro vestiti.

Ho pensato: i casi sono due… o i miei figli si stanno esercitando per diventare spogliarellisti professionisti in uno show di addio al nubilato oppure pacificamente non mi ascoltano.

Una volta mi hanno anche spiegato che la porta aperta della camera creava una nicchia tra il muro e l’armadio e dal letto, la sera, è così divertente lanciare le mutande e cercare di fare canestro, salvo poi sbagliare la mira, addormentarsi e il giorno dopo.. chi ci pensa più a dove è finita la biancheria?

Mi salva l’ironia, ma non sempre…. 

Come fare allora quando sei stanca, frustrata e arrabbiata perché nessuno ti ascolta?

Beh, in quel momento di solito è meglio non fare proprio niente (anche questo è un grande tema e ne parleremo: “come imparare a non reagire con rabbia?”) per ora ci basti questo: calma e sangue freddo che da lucide funzioniamo meglio.

Ma veniamo al punto, ecco i 4 passaggi fondamentali da seguire per esprimere le nostre richieste in modo che ci ascoltino:

1. osservare i fatti (lanciare la biancheria sopra all’armadio, per stare nel mio esempio)

2. osservare i nostri sentimenti (come mi sento? Sono arrabbiata? Sono triste? Sono scoraggiata?)

3. ascoltare il bisogno non soddisfatto (ad esempio, nel mio caso è insoddisfatto il mio bisogno di ordine e pulizia)

4. formulare una richiesta chiara (che è diverso dal gridare: quante volte ti ho detto che la biancheria non va lanciata sopra all’armadio? Sei il solito disordinato, buono a niente, non combinerai mai niente nella vita, ti sequestro il telefonino per il resto dei tuoi giorni, ecc..ecc...)


Sapete che “la ragione principale per la quale i nostri bisogni restano insoddisfatti sta nella nostra incapacità di formulare richieste precise e concrete”?

E non lo dico io! Lo dice Marshall B. Rosenberg ideatore della Comunicazione Nonviolenta (tutto attaccato!) e autore, tra l’altro, del libro che già dal titolo è illuminante: “Preferisci avere ragione o essere felice?”


Semplice, no? NO! Niente affatto... Ma possibile, sì!

Con tanto tanto allenamento. E come ogni allenamento richiede costanza e determinazione.

Alcune volte funziona meglio se c'è una guida, qualcuno che faccia quel pezzo di strada con te, accompagnandoti, tenendoti per mano, sorreggendoti quando serve e spronandoti quando ne hai più bisogno. Qualcuno che in maniera empatica, si “alleni” con te, ascoltandoti senza giudicarti, in uno spazio protetto come un colloquio di counseling.

Se sei pronta a metterti in gioco e vuoi sperimentare un modo diverso di comunicare con i tuoi figli senza rabbia, se vuoi imparare un modo nuovo di stare con loro e di comunicare davvero con loro

Se non vuoi più essere arrabbiata con il mondo e vuoi tornare ad essere una mamma felice, vieni a scoprire come posso aiutarti.

Il percorso di counseling con me è interamente online, 10 colloqui individuali da casa tua o ovunque tu sia e il primo colloquio è sempre gratuito.

Scrivimi qui: info@agatacounseling.it e fisseremo un appuntamento gratuito per capire come posso aiutarti.

Manca davvero poco a stare meglio, devi solo decidere quando cominciare a farlo.

Io sono qui e ti ascolto, dimmi: preferisci avere ragione o essere felice?