C'E' CHI DICE NO, ma non sei tu...

"Mamma, mi aiuti con i compiti?"

"Amore, puoi chiamare tu il medico per fissare la visita?"

"Mamma, mi aiuti a preparare la valigia?"

"Puoi passare dalla lavanderia?"

"Prendi tu il regalo per la zia?"

Spesso ci fanno queste domande ...
E altrettanto spesso queste sono le nostre risposte:

"Ok", "certo", "va bene", "sì", "volentieri", "naturalmente", "non preoccuparti, lo faccio io."

A tante mamme capita e di solito il risultato è che:
  • arrivano a sera stanchissime
  • se non riescono a fare tutto si sentono pure in colpa
  • e alla fine non hanno un solo minuto per sé
Per alcune poi, questo succede ogni giorno, da anni!!!

Fino a quando ci chiediamo: quanto ancora posso sopportare questo peso?
Come sarà la mia vita se continuerò a dire di sì incondizionatamente a tutto quello che mi viene chiesto?

Perché diciamocelo…. le cose che ci chiedono di fare sono per lo più delle scocciature!

E se vi dicessi che quello che succede è un po’ anche colpa nostra?

Care mamme, non lo dico per farvi sentire in colpa!
Lo dico perché abbiamo la responsabilità di come vanno le cose e quindi possiamo cambiarle IMPARANDO A DIRE NO!

Come capire quando è il momento giusto di dire NO?
Quando dicendo sì a qualcuno, senti che stai dicendo no a te stessa 

Questo è il momento giusto di dire: NO!

Per me era difficilissimo dirlo, ma ho scoperto che c’è un piccolo trucco per farlo diventare un po’ più facile.

Io dico: “preferisco di NO” e così mi sento meno brutale nel dire che non posso fare qualcosa.

Vi racconto di una mia cliente che, al termine del suo percorso di counseling, era diventata una professionista del “preferisco di NO”, liberando tempo prezioso per sé perché ha imparato a dire NO a quelle richieste che non davano vero valore al suo tempo.

Ha anche imparato a responsabilizzare chi le sta intorno che ora le chiede aiuto se ne ha davvero bisogno e non solo per scansare qualche incombenza noiosa.

Non ha smesso di dire sì a tante richieste, ma ora sa che può anche dire NO senza per questo deludere gli altri o sentirsi in colpa.

Questa per lei è stata davvero una grande conquista e io sono felice di averla accompagnata a vincere questa sfida durante il nostro percorso di counseling!
E voi, come va con i NO?